10 maggio 2021
GIORNO 1: LUCCA – ALTOPASCIO
Partenzaaaaa!✨
Siamo a Lucca, di fronte alla Chiesa di San Michele, punto di partenza ufficiale del cammino della nostra Via Francigena che ci porterà fino a Roma. Dopo la Via Degli Dei e l’Alta Via numero 2 della Valle d’Aosta questo sarà il nostro terzo cammino: ma il più lungo in assoluto che abbiamo mai fatto perché durerà 2 settimane.
Davanti a noi in questo momento ci sono 408 km di cammino zaino in spalla che attraverseranno la meraviglia dei più bei borghi toscani, San Giminiano, San Miniato, Monteriggioni. L’eterna Siena ed i paesaggi idilliaci della campagna toscana, quella della Val d’Orcia. Entreremo poi nel Lazio dove, prima di Roma ci aspetteranno il Lago di Bolsena, Viterbo ed infine Roma, punto di arrivo ufficiale Piazza San Pietro.
15 giorni, 15 tappe, una marea di cose da vedere, vivere, esplorare. Ci eravamo ripromessi a gennaio che non appena avessero riaperto le regioni e la situazione fosse migliorata ci saremmo incamminati per assaporare di nuovo la vita e la libertà. Ogni promessa deve essere rispettata: eccoci qui.
Come ogni volta che inizia un cammino la carica è a mille… insieme ai mille pensieri. La paura delle vesciche, dei dolori, del meteo, di non farcela. Sono 408 km, la metà dell’intero cammino di Santiago di 800 km e puntiamo a farlo invece che in 18 giorni in 15 giorni.
Cammino della Via Francigena: da Lucca a Roma a piedi. Il nostro diario di viaggio.
GIORNO 2: ALTOPASCIO – SAN MINIATO
Tappa numero 2 da Altopascio a San Miniato che vorrei descrivere con una sola parola: FRADICIA.
Dopo un primo giorno e una prima tappa con 28 gradi e sole battente, una seconda tappa con 15 gradi e pioggia incessante per TUTTO il giorno. Direi che questo inizio di cammino é stato bello movimentato!
Beh, che dire, almeno ci siamo tolti subito fin dall’inizio due tra le più grandi paure dei camminatori: i piedi cotti dal caldo e gli scarponi fradici!
Però voglio dirlo, camminare con queste temperature fresche é MOLTO meglio di camminare sotto il sole cuocente: il sole abbatte tantissimo ed infatti oggi con quei 15 gradi di frescura i primi 10 km li abbiamo fatto davvero in pochissimo tempo.
Oggi abbiamo condiviso parte del nostro cammino con Nino (questa é una delle cose belle dei cammini, incontrare tanta gente!), abbiamo ricevuto in regalo la merenda arrivati a San Miniato da una ragazza gentilissima e stasera dormiamo in un convento per la prima volta nella nostra vita. Direi non male come secondo giorno!
Domani ci aspetta una tappa molto più dura: 37 km da San Miniato a San Gimignano, con qualche dislivello in più. I paesaggi saranno stupendi ma ci sarà davvero da faticare!
Sarà divertente (!), soprattutto se non troviamo il modo di asciugare gli scarponi (!) ed i vestiti (rimasto solo un cambio pulito!)
Vado ad incremarmi i piedi, passo e chiudo.
Meno 360,5 km a Roma
GIORNO 3: SAN MINIATO – GAMBASSI TERME – SAN GIMIGNANO
Le 2 tappe che abbiamo unito ieri sono state davvero dure ma in assoluto le più belle tra quelle che abbiamo percorso fino ad ora: il tratto da San Miniato a Gambassi terme é l’apoteosi della toscanitá, tra sentieri in mezzo alle colline verdi come il wallpaper di Windows, cascine e filari di vite. Il percorso da Gambassi e San Gimignano é una piccola chicca: lo scorcio da cui é tratto questo video, la strada sterrata tra le cascine e i filari di vite vale tutto il percorso.
Camminare nel silenzio della campagna e nella natura rigogliosa ti rigenera nel profondo perché non é solo un’esperienza fisica ma é soprattutto un’esperienza mentale: ritrovi te stesso, vivi il QUI e ORA, vivi la bellezza delle cose semplici, ringrazi il tuo corpo per portarti così lontano con tanta semplicità.
Ieri abbiamo camminato 40km con un dislivello si quasi 1.000 metri totali (Il sali scendi dai colli fa accumulare un bel dislivello a fine giornata!). Sono molto orgogliosa di me stessa perché sono riuscita a camminare 40km in un giorno per la prima volta nella mia vita, con uno zaino in spalla di 9 e qualcosa kg (Di 12 nell’ultima tappa). Pacca sulla spalla a me stessa.
Arrivati nella meravigliosa San Gimignano, la mia tappa del cuore, il riposo è stato più che meritato. E anche una visitina alla guardia medica per fare un check dei miei piedini per cercare di rimetterli in forma dopo i primi acciacchi (dolore alla pianta del piede e una fastidiosa eruzione cutanea.. e due vesciche ma quelle sono il meno per adesso!).
E oggi, con tante pause per far dipendere i miei piedi, si continua: ci aspettano 31km fino a Monteriggioni.
– 323 km a Roma 🤟🏻
GIORNO 4 e 5 : SAN GIMIGNANO – MONTERIGGIONI – SIENA
Questa mattina, come nuova (o quasi) abbiamo percorso i 31km fino a Monteriggioni insieme ad alcuni amici e il fratello di Giova che ci hanno raggiunti per una tappa. La tappa é stata a dir poco stupenda, lunga si, ma veramente molto varia con scorci stupendi tra bosco, ruscelli, campi verdi, campi di grano, colline, borghi antichi.
A fine tappa il dolore ai piedi era di nuovo super forte. Una caratteristica che mi contraddistingue é che raramente mi lascio scoraggiare, figuriamoci poi per queste bischerate: sa c’é un problema mi attivo senza pensarci due volte per provare a risolverlo (occhialini da boss 😎 ahahahah). Ho messo in tavola le varie opzioni. Decisione presa, la tappa Monteriggioni – Siena sarà con l’aiuto da casa. Stamani sono arrivata infatti a Siena motorizzata e di buon ora con tappa da fisioterapista (Dopo un giro di chiamate andato a buon fine) e in un negozio specializzato (grazie ai consigli dei senesi che mi seguono, grazie!) per trovare una scarpa da alternare per riposare il piede. Missione compiuta. E adesso speriamo bene! Domani si riparte! – 292 km a Roma 🤟🏻
GIORNO 6: SIENA – PONTE D’ARBIA
Giorno 6 del cammino lungo la Via Francigena che stiamo percorrendo a piedi da Lucca a Roma per 408 km.
Oggi abbiamo percorso la tappa che da Siena (dove abbiamo pernottato) attraversando le famose Crete Senesi, ci ha portato a Ponte d’Arbia, piccolo paesino di sole 499 abitanti: stiamo pernottando proprio qui adesso, mentre vi sto scrivendo.
Il cammino di oggi, dopo una parte su asfalto, si é snodato in mezzo a campi verdissimi, sterminati e alle bellissime Crete Senesi: lasciatemi dire che spettacolo! A livello di paesaggi da ora in poi ci aspettiamo faville tanto quanto oggi: domani entriamo ufficialmente in Val d’Orcia!
Bollettino piedi invece: non cantiamo vittoria ma la fisioterapia di ieri, le nuove scarpe ed il fatto che oggi ho camminato senza zaino, mi hanno permesso di percorrere 27km praticamente senza dolori e di arrivare all’alloggio senza la voglia di buttare le scarpe molto lontano e infilare i piedi in acqua fredda. Direi che é già un buon traguardo! Il servizio che porta lo zaino (per 15 euro!) da hotel a hotel é veramente un salva vita in caso di infortuni (poi vi dirò il nome della compagnia): credo che ne usufruirò per i prossimi giorni per permettere ai piedi di sfiammarsi. Vediamo, giorno giorno, vi aggiornerò!
– 266 km a Roma!🤟🏻
GIORNO 7: PONTE D’ARBIA – SAN QUIRICO D’ORCIA – BAGNO VIGNONI
Oggi é passata una settimana esatta da quando abbiamo intrapreso il cammino della Francigena da Lucca a Roma, 408 km 😍
Ad oggi, abbiamo trascorso una settimana a camminare (e 8 giorni di cammino sono ancora davanti a noi), con una media di 8 ore al giorno: ma questi sono solo numeri perché qui il tempo sembra allungarsi e stringersi secondo regole tutte sue😆
Durante le salite mi ritrovo a pensare per qualche secondo (che poi si tramuta in decine di minuti, probabilmente, non so) alle api che si posano sui fiori a bordo strada e al loro svolazzare felice, quasi ubriache da tanto polline (e la cosa mi mette un sacco di allegria e mi ritrovo a sorriderne tra me e me), all’acqua quando piove che scorre veloce in discesa e che viene interrotta da qualche comuletto di foglie o qualche legnetto e che crea dei rivoli di acqua dalle forme molto strane che quasi ti viene voglia di spostarle per vedere quel rivolo rigare diritto, a come il terreno, anche nudo o sassoso, sia così morbido in confronto all’asfalto, così artificiale e così micidiale per le nostre gambe, la differenza si percepisce chiaramente.
Quando si cammina, per così tante ore, si parla, si ride, si scherza ma si pensa anche tanto, io adoro pensare quando cammino perché é un po’ come meditare: sei qui, sei ora e vivi il momento. Ed è rigenerante perché é una cosa talmente naturale che ti fa pensare a quanto la tua vita sia innaturalmente frenetica. Alla fine siamo stati progettati per vivere alla velocità delle nostre gambe, quindi molto lentamente: ci avete mai pensato? Ecco ho pensato anche a questo.
Nel nostro racconto ci siamo lasciati con la tappa che da Siena ci ha portati a Ponte d’Arbia: dopo l’inizio un po’ così sull’asfalto si è trasformata in una tappa meravigliosa, tra le mie preferite. Tra le mie preferite anche la tappa di oggi che da Ponte d’Arbia ci ha portati a Buonconvento fino a San Quirico d’Orcia dove, invece di fermarci abbiamo proseguito per qualche km per avvantaggiarci sulla tappa di domani, passando per Vignoni alta (Stupenda!), fermandoci a Bagno Vignoni, per un totale di 33km percorsi, tra sali e scendi piuttosto morbidi e paesaggi mozzafiato fiato come solo la Val d’Orcia può dare!
Vi scrivo mentre sto facendo colazione, perché si riparte, direzione Radicofani: sono ufficialmente – 239 km di cammino a Roma (circa, perché abbiamo imparato che sui Km ognuno ha la sua opinione ahahah🤣🤟🏻)
GIORNO 8 e 9: BAGNO VIGNONI – RADICOFANI – ACQUAPENDENTE
Abbiamo camminato 245 km ma siamo arrivati finalmente al confine… (foto 1). Laziooooo!!!! 🤟🏻🤟🏻🤟🏻🤟🏻
Il traguardo di Roma é sempre più vicino, 8 tappe e 6 giorni al traguardo, anche se i prossimi saranno intensi: avremo due giorni da 40km di cammino al giorno… ma siamo carichi 🤟🏻
Eravamo rimasti nel nostro racconto a Bagno Vignoni (foto 2 e 3), che merita assolutamente una visita anche per le piscine termali naturali e libere in cui ci si può bagnare gratuitamente: un colore stupendo come vedete dalla foto, sosta super meritata!
La tappa da Bagno Vignoni ci ha portata fino a 3 km prima di Radicofani, la tappa più temuta di chi fa questo tratto di Francigena: la super salita miete molte vittime soprattutto a causa dei molti km della tappa del giorno (tra colli verdi, distese di grano, casolari toscani.. insomma toscanitá come se piovesse 🤣) che ti fanno arrivare alla salita, la parte finale, già piuttosto stanco. Anche per questo abbiamo deciso di soggiornare 3 / 4 km prima di Radicofani in un bellissimo agriturismo (vedi storie in evidenza) dove oltretutto abbiamo mangiato molto bene! Ah, ricordatevi che lungo la tappa non ci sono punti ristoro! Noi abbiamo allungato la tappa di 1km per mangiare a pranzo a Gallina :)
Ad ogni modo, super carichi al mattino dopo, siamo partiti alla volta di Acquapendente, questa volta si, passando per Radicofani, altro borgo super consigliato (Anche la salita alla fortezza e alla sua torre per la vista spaziale, ve la consiglio, nonostante occorra allungare di un’oretta il percorso, visita compresa). Il percorso per arrivare fino ad Acquapendente percorrere dei tratti molto belli, sopratutto lungo la discesa da Radicofani (foto 4) con punti sosta interessanti: peccato gli ultimi km della tappa sulla Cassa, con le macchine che sfrecciavano a pochi cm 😩 Ecco quella parte se potete evitatela!
GIORNO 10 e 11: ACQUAPENDENTE – BOLSENA – MONTEFIASCONE – VITERBO
Dal confine del Lazio per me é tutta una scoperta: e vi dico la verità, si parla tanto di Val d’Orcia, delle Crete Senesi che sulla parte del Lazio non avevo aspettative specifiche. Beh. Lasciamo parlare le foto: un sogno!
Dopo aver lasciato Acquapendente, crocevia tra Umbria, Toscana e Lazio, il percorso per arrivare a Bolsena é stato molto bello (e lo abbiamo fatto in compagnia di una pellegrina trovata sul cammino, insieme alla sua piccola Kira, la sua compagna di cammino a 4 zampe). Piacevole e non troppo impegnativo, di buon passo si fa in una mattina: qui si vive a pieno la campagna dei dintorni del lago di Bolsena (foto 4) fino ad arrivare a metà percorso quando si apre un panorama mozzafiato sul lago in lontananza (foto 7) che non ci abbandonerà praticamente mai fino all’arrivo che passa da Bolsena vecchia. Uno dei borghi più pittoreschi di tutta questa Francigena che ho trovato oltretutto molto curato (foto 2 e foto 6)
Siamo stati da un lato fortunati che il super temporale sia arrivato di sera e si sia scaricato nella notte, dall’altra non ci ha fatto godere a pieno del lago che non siamo riusciti effettivamente nemmeno a toccare. Torneremo!
La mattina successiva siamo ripartiti con una doppia tappa, cioè abbiamo unito due tappe del cammino in un solo giorno, essendo queste entrambe sotto ai 20 km. Così da Bolsena ci siamo spostati in mattinata a Montefiascone dove il percorso che si snoda nel Parco Naturale di Turona nel bosco folto e la vista incredibile sul lago vale assolutamente tutta la tappa (e anche di più!).
Pausa pranzo lenta e rigenerante e via verso Viterbo in una tappa quasi totalmente tra i campi: qui ci ha sorpreso un impressionante temporale estivo, rapido e intendono che ci ha regalato un cielo drammaticamente stupendo e campi di fiori ai massimi splendori.
Viterbo é un altro paese italiano che non avevo mai visto, il quartiere medioevale, super pittoresco ci ha regalato un’esperienza senza precedenti: abbiamo avuto la possibilità di apporre la nostra firma su una pietra di ceramica che verrà apposta all’inizio di Viterbo per sempre come monumento ai Pellegrini! Che bello!
GIORNO 12 E 13: VITERBO – VETRALLA – SUTRI – CAMPAGNANO
La tappa da Viterbo, passando per Vetralla per arrivare a Sutri (soprattutto quest ultima) è tra quelle che più mi é piaciuta per la varietà di paesaggi. Se a Vetralla sono rimasta affascinata non solo dal borgo ma anche dai noccioli, da Vetralla a Sutri le immense faggete e il bellissimo percorso nel bosco finale mi hanno completamente fatta innamorare!
L’ultima tappa percorsa, quella da Sutri a Campagnano, eccetto per le cascate gelate e la fantastica trattoria dove abbiamo pranzato, non hanno avuto grossi punti di interesse: ci stiamo avvicinando a Roma ed i paesaggi si fanno fortemente antropizzati.
Situazione piedolini? Doloranti ma alla grande, dopo quasi due settimane di cammino siamo allenati e ormai si cammina per inerzia, nonostante tutto!! Che bello!! Che voglia di continuare a camminare…
Ma con Campagnano di Roma, ufficialmente – 40 km a Roma
GIORNO 14: CAMPAGNANO – LA STORTA – OLGIATA
Vi scrivo mentre sono nel mio B&B, all’Olgiata, a 21 km circa di distanza da San Pietro, punto di arrivo della via Francigena.
Sono 2 settimane che camminiamo e pensare che stasera ci fermeremo non mi sembra ancora vero. La verità é che non voglio fermarmi, che vorrei camminare ancora.
Vorrei camminare ancora perché dopo i primi giorni di rodaggio (duro, perché la verità é che é difficile allenarsi a camminare così tanti giorni di seguito per così tanti giorni, puoi fare anche 20/30 km a piedi ogni weekend, come abbiamo fatto noi, ma camminarli tutti i giorni, giorno dopo giorno, arrivando anche a 40km al giorno, é ben diverso!), inizi a camminare per inerzia, come dico io. Il fastidio muscolare ai polpacci mi ha fatto compagnia ogni giorno, oggi compreso, l’affaticamento ai quadricipiti é scomparso dopo 10 giorni, le vesciche sui mignolini sono ancora lì dopo due settimane ed i piedi alla sera, sempre, continuano a pulsare: eppure i fastidi diventano parte di te, quando capisci che comunque sono un sottofondo di poco conto che ti permette senza problemi di continuare.
Ormai le tappe da 25 km sono quelle brevi, e quelle da 40 km sono ormai fattibili senza stramazzare a terra sul finale ma conservando ancora energie.
É incredibile come il nostro corpo si adatti e con quanta facilità e velocità recuperi: si può fare. Ed é bellissimo. Grazie gambe, grazie corpo: una macchina bellissima, ma a costo zero e sostenibile.
Vorrei camminare ancora perché viaggiare camminando è un’esperienza immersiva a 360 gradi come nessun altro modo di viaggiare ti può dare: entri nei paesaggi, entri nei dettagli più piccoli, entri nei profumi, negli odori, nei suoni e nelle relazioni, perché ogni persona che incontri sulla via é una chiacchiera, un saluto o in certi casi, della condivisione di un pezzo di strada: conosci la storia di tanti ed ognuna ti lascia qualcosa. Conoscere storie e persone é affascinante in modo estremo.
Come dico io durante il cammino “Godi quando cammini e Godi quando arrivi”, perché le tappe del cammino partono e finiscono in Borghi meravigliosi tutti da esplorare. Ed il cibo.. va beh, il cibo dopo tanta fatica, diventa un’esplosione di sapore. Le emozioni sono enfatizzate, moltiplicate.
É arrivato il momento di partire, gli ultimi km. Ci vediamo a San Pietro 🥲😢
GIORNO 15: LA STORTA / ROMA
… e poi dopo 408 km a piedi, 2 settimane di cammino (per un totale di 120 ore camminando no stop), 2 regioni, 7 province, 9 kg di zaino, 14 diversi alloggi (di cui un convento), centinaia di persone conosciute (tra cui voi!), 5 amici che si sono uniti per qualche tappa, 2 vesciche ed una seduta di fisioterapia (😱), un numero imprecisato di pizze e schiacciate… siamo arrivati a Roma.
This Is Francigena ✔️E le emozioni sono incredibili!!
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Complimenti ragazzi!