Mussolini, la Serie TV e il racconto dei nonni per non dimenticare (Anche se Fa Paura)

21/01/2025

Viaggi mentali #2

Mussolini, la Serie TV e Perché Non Dobbiamo Dimenticare (Anche se Fa Paura)
Mussolini, la Serie TV e Perché Non Dobbiamo Dimenticare (Anche se Fa Paura)

Caro Diario,

La Serie TV ‘M il Figlio del Secolo’ e il Fascismo in Italia

È uscita una nuova serie TV intitolata M il figlio del secolo. Ne hai sentito parlare?
La serie racconta la storia di Mussolini, presentata con uno stile grottesco, innovativo ed estremamente inquietante, con sottili e anche no, invettive verso i tempi odierni.

“Make Italy grat again”, dicono nella serie.

Dopo ciò che abbiamo visto in TV, e non mi riferisco alla serie TV ma alla cruda realtà di questi giorni, tutti siamo sempre più preoccupati.

Testimonianze dei nonni dal Ventennio Fascista: Una Memoria da Non Dimenticare”

Di queste paure ne ho parlato con una persona che ha 92 anni e che è nata durante il ventennio fascista. Aveva poco più di 10 anni durante la guerra e conserva ancora memoria di quei tempi bui.

Ne ho parlato anche con una persona, un baby boomer, ma anche custode dei ricordi di suo nonno e del mio bisnonno, che ormai non ci sono più.

Mi hanno raccontato della paura di quei tempi, di come, anche se non la pensavi come loro, eri costretto a cambiare la tua ideologia per vivere e lavorare, seppur solo come facciata. Per lavorare, dovevi essere iscritto al partito fascista. Altrimenti, oltre a perdere il lavoro, rischiavi la vita.
“Ma come mai ai suoi comizi le piazze erano sempre piene, in tutta Italia nonostante tutto?” La risposta mi hanno detto che era semplice: erano piene di paura, grazie alla paura. Ed il sabato, nella giornata del fascismo, vestiti come piccoli fascisti, i bambini andavano ad aiutare la patria raccogliendo (o rubando) pezzi di metallo per costruire le armi per la guerra. E nel tempo libero, affamati e disperati, rischiavano la vita strisciando di notte, carponi, sotto le tende dei tedeschi in cerca di cibo.

“Ma nel paese dove vivevate, avete visto violenze da parte di tedeschi e americani?”
Sì, quando arrivano i tedeschi con un compito ben preciso: scendere dal camion con un piccolo esercito di pastori tedeschi addestrati a catturare umani. Partigiani. E fecero una strage sulle montagne.

E poi la cioccolata. Tanta cioccolata, regalata dagli americani. Che pensavo forse un clichet ma effettivamente è diventato un simbolo di quei tempi.

Primo Levi e la Memoria Storica: Un Monito per le Nuove Generazioni

Ricordo che Primo Levi diceva che, quando anche le ultime persone che avessero avuto memoria diretta fossero morte, se ne sarebbe persa la memoria di quei tempi bui.
Primo Levi ha sempre sottolineato l’importanza di non dimenticare. La società avrebbe comunque dovuto mantenere viva la memoria storica di quei tempi per evitare che simili atrocità si ripetessero. Levi temeva che la memoria storica, se non custodita gelosamente, potesse svanire, portando le nuove generazioni a sottovalutare il pericolo di ideologie totalitarie. “La memoria storica è ciò che ci impedisce di ripetere gli errori del passato”, scriveva.
Dal 1922, anno della marcia su Roma, sono passati da poco 100 anni, e quelle parole rimbombano ancora nella mia testa.

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Dopo un anno di stop, il blog riapre: sono tornata con i miei “viaggi mentali”!

21/01/2025

Viaggi mentali #1

Selfie della blogger che riapre il suo blog dopo un anno di silenzio, pronta a condividere i suoi viaggi mentali
Finalmente di nuovo qui, pronta a condividere i miei pensieri con il mondo!

Dopo un anno di silenzio, il blog riapre le porte: benvenuti nei miei “viaggi mentali”!

Caro diario,

È quasi un anno che non scrivo su questo mio spazio personale, nato ormai 16 anni fa (Oddio, il 2009 è davvero così lontano?). Mi sono chiesta tante volte quando sarebbe stato il momento giusto per ricominciare a scrivere qui, ma non ho mai trovato la chiave per farlo davvero.

Quando ho creato il mio blog, era l’unico mezzo per interfacciarmi, comunicare e scambiare idee con il mondo, in un’era in cui i social media non esistevano ancora o erano ancora agli albori. Non è un caso che, con l’avvento di Facebook, YouTube, e in seguito di Instagram, Twitter (ora X), Snapchat e TikTok, i blogger siano passati in secondo piano. Molti di noi, sì, diciamo chi più, chi meno, si sono trasformati in content creator, proprio come me, oppure hanno scelto strade lavorative diverse.

E li capisco, eh, davvero.

Perché lavorare sui social per tutti questi anni non è facile. Rimanere al passo con i tempi, adattarsi a un cambio continuo nelle modalità di comunicazione e affrontare i mezzi di comunicazione sempre in veloce evoluzione, non è affatto semplice. La verità è che ci chiedono di essere sempre sul pezzo, di essere performanti e di stare al passo con i cambiamenti rapidissimi che i social impongono. Questa, forse, è la sfida più grande, a livello mentale.

La sfida tra blog e social media: evoluzione della comunicazione

In questo continuo performare, il mio blog è passato in secondo piano. Ho canalizzato tutte le energie sui canali più in voga al momento: Instagram (parliamo pure al singolare).

Eppure, dopo tanto lavoro, tanto amore per questo blog che mi ha vista crescere, sognare e che ha fatto parte della storia dei blogger di inizio secolo, mi è dispiaciuto tanto lasciarlo “chiuso nel cassetto”. Perché mi piace tantissimo scrivere (non è un caso se ho deciso di iniziare a condividere pensieri e storie proprio su un blog, dove la scrittura ha un ruolo principale!).

Perché il blog è ancora un luogo speciale per i miei pensieri

Non so onestamente come mi sia venuta in mente questa strana idea di trasformare questo blog nel rifugio dei miei pensieri, anzi, dei miei viaggi mentali. Forse è proprio il desiderio di fare qualcosa di diverso, senza la pressione da performance, senza l’obbligo di scelte o giudizi.

Così, giusto per il gusto di farlo, senza l’assillo delle metriche. Un po’ come tornare a un luogo familiare, dove poter scrivere liberamente.

Il ritorno del blogging: un po’ di nostalgia, un po’ di novità

E se tu mi leggerai qui, forse avrai la stessa sensazione di quando hai scoperto che adesso è tornato di moda scattare con il rullino: di star vedendo qualcosa di un po’ vintage, ma che anche tu hai già vissuto. E ti riscoprirai a leggere il blog di una blogger.

Buona notte!

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Viaggio in Islanda: itinerario di 5 giorni economico!

4/03/2024

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Viaggio in Islanda: itinerario di 5 giorni economico!

Post sponsorizzato (#supplied) da Discover Cars che ci ha fornito in omaggio l’auto che abbiamo utilizzato per questo viaggio per testare il suo servizio: nessun intoppo, ci siamo trovati benissimo! Consiglio personale: vi consiglio di prendere l’ assicurazione completa sull’auto a causa delle condizioni climatiche dell’Islanda! 

Ciao Islanda 🇮🇸 

L’Islanda è nella mia wish list di viaggio (del resto, insieme a tutto il mondo diciamolo 😂) dall’età della ragione.

Ghiaccio, fuoco, mare, cascate, il bianco che si fonde con il nero.. finalmente eccoci qui, ad esplorare la vera ICE-LAND👌

Ma perché andare in Islanda in inverno? ❄️ 

Perché in inverno ed in estate si vedono due luoghi totalmente e diametralmente opposti, così diversi seppur identici: il paesaggio cambia totalmente e ci eravamo ripromessi che avremmo voluto vedere in primis questa faccia dell’Islanda, quella che ci affascina così tanto, quella più estrema. 

L’Islanda poi è il paradiso per le foto!

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Secondo Google l’alba in Islanda in questo periodo è alle ore 9 circa. Ma la realtà è un po’ diversa.. lasciatemi spiegare 😂

Inizia ad albeggiare molto prima, con il cielo che si tinge di mille colori e l’alba dura tanto, tantissimo: il sole infatti non sale mai molto, così la luce è un po’ come fosse un’alba costante (anzi, diciamo un tardo pomeriggio per noi) fino alle ore 18.00, quando ufficialmente tramonta.

Così la luce è sempre meravigliosa, perfetta per chi ama la fotografia (o girare video!). Queste sono un po’ di foto scattate fino a questo momento! 

Una cosa meravigliosa dell’Islanda in inverno è il contrasto di colore ❄️🌋

Il contrasto tra il bianco candido della neve e del ghiaccio, con i suoi riflessi argentei e blu ed il nero intenso, profondo, delle rocce e della sabbia vulcanica che nascano dalle viscere della terra sono tra gli spettacoli naturali più belli che abbia mai visto. 

In Islanda in alcuni luoghi è come vedere letteralmente tutto in bianco e nero, con il celeste del ghiaccio che ogni tanto regala un tocco di colore. 

Ovviamente questo significa anche condizioni climatiche estreme, quindi siate pronti… e portatevi i ramponi!

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Itinerario magico sulla neve per godersi la montagna in Trentino Alto Adige.. anche se non si scia!

3/02/2024
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Itinerario magico sulla neve per godersi la montagna in Trentino Alto Adige… anche se non si scia!

💡 Ecco l’itinerario completo da s a l v a r e:

– Giorno 1: CANALE DI TENNO e LAGO DI TENNO, RANGO, LAGO DI CAREZZA (Pernotto Brunico pressi fino al giorno 3)

– Giorno 2:  VIPITENO, BRESSANONE, CASCATE DI RIVA DI TURES, LAGO DI DOBBIACO

– Giorno 3: LAGO DI BRAIES, PRATO PIAZZA, SAN CANDIDO, BRUNICO

– Giorno 4: LAGO DI ANTERSELVA, PASSO SELLA, PASSO GARDENA (Pernotto a Bolzano)

– Giorno 5: BOLZANO, MERANO, FORESTA DI LAGUNDO (bonus pernotto a Madonna di Campiglio per l’escursione alla cascata di mezzo!)

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💫 Se avete altro tempo consigliamo di inserire nel vostro itinerario invernale anche:

– Ortisei

– Selva Val Gardena

– 3 Cime di Laveredo

– Lienz (è in Austria ma vicino a San Candido)

– Lago di Resia

Spero che vi sia utile! ❤️

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Spero che questo itinerario possa esservi d’aiuto! Buon viaggio!

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Come vestirsi sulla neve per non soffire il freddo: le mie tips!

1/02/2024
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Come vestirsi sulla neve per non soffire il freddo: le mie tips!

Così non soffrirete più il freddo sulla neve ❄️ Ma anche in città🥶 Giuro! Ho preparo la mia personalissima guida completa su come stare belli caldi sulla neve e in generale su come ci si veste sulla neve senza sentire freddo quando non si scia o non si fanno attività estremamente sportive 😛

💡 Da declinare anche in città se le temperature vanno vicino o sotto zero o con neve: se avete scelto mete fredde per le prossime vacanze tenete d’occhio questi consigli!

💡 TIPS:

– Guanti impermeabili e imbottiti, utili per giocare con la neve, per slittino etc.

– Capi sui quali investire: abbigliamento termico, calzini, scarpe e giaccone. Capi che si trovano buoni anche a prezzi low-cost: pantaloni, cappellino, maglione.

– I pantaloni da neve se si fa trekking o ciaspole sono di solito meno pesanti rispetto a quelli dello scii, perché si suda! Ma vanno benissimo quelli da sci se li avete! I miei li ho presi da Decathlon: sono impermeabili alla neve ma non all’acqua, traspiranti e lievemente imbottiti.

– Il giaccone/piumino ve lo consiglio corto per attività sportive (ciaspole/trekking) un po’ più impegnative (anche per lo slittino!). Se non volete comprare più di 1 giacca da neve, soprattutto se fate poche attività sulla neve, io vi consiglio di prenderne uno lungo, così lo usate anche in città quando fa freddo, il mio è della The North Face.

– L’intimo termico si trova nei negozi sportivi in città oppure direttamente in montagna (dove hanno più scelta!) oppure online (anche su Amazon!). Questo trucchetto è top anche in città. Io la maglia termica la uso SEMPRE in inverno ed è la svolta.

– Calzini sono fondamentali: anche qui io li prenderei direttamente in un negozio sportivo, chiedete calzini caldi per la neve. Vedrete che è la svolta!

– Ovviamente per le città senza neve ma fredde, i pantaloni possono essere anche jeans o pantaloni in lana e cachemire con sotto calze/leggings termici, consiglio stivali comunque con pelo o imbottiti, impermeabili.

#comevestirsisullaneve #neve #comevestirsi #montagna #montagnachepassione

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